Vi sono risorse di cui possiamo disporre in modo illimitato e gratuito, ed altre delle quali abbiamo invece a disposizione solo una quantità limitata, o hanno un costo significativo.
E’ stupefacente come, troppo spesso, le persone non distinguano tra queste due macrocategorie ed usino quindi delle proprie risorse senza tenere conto della categoria cui esse appartengono.
Sono risorse illimitate: le parole che possiamo scambiare con i nostri simili; i sorrisi ed i mugugni che condividiamo con chi ci sta intorno; le mani che possiamo stringere; le carezze che possiamo dare; i pensieri che possiamo pensare… Molte di queste sono addirittura autogenerative, nel senso che più le utilizziamo e più ne avremo a disposizione: utlizzare la nostra capacità di pensiero e mantenere allenata la nostra mente la rende nel tempo ancor più pronta e capace, mentre è proprio il non utilizzarla che la renderebbe invece sempre meno disponibile. Non è che i neuroni che non utilizziamo oggi ci avanzano per quando saremo anziani: al contrario, più li uso e li consumo oggi, più ne ricrescono e ne avrò da anziano!
Lo stesso vale per l’aspetto emotivo: tantopiù ci manteniamo capaci ed allenati nella gestione della nostra intelligenza emotiva, tantopiù e tantomeglio sapremo utlizzarla e gestirla in futuro. L’amore (quello autentico) che proviamo e possiamo donare agli altri non ci costa nulla, e il più delle volte più ne offriamo e più siamo in grado di offrirne. Lo stesso vale anche per l’odio, naturalmente.
La risorsa limitata per eccellenza è ovviamente il tempo. Un individuo che vive 80 anni ha a disposizione 29.200 giorni, pari a 700.800 ore. Se fate qualche confronto con quanto tempo si spende per attività comuni, vi accorgerete che non è molto come potrebbe sembrare, anzi è proprio poco. In 10 anni, considerando che circa un terzo del tempo lo dovrete dedicare al sonno e almeno 2 ore al giorno alle attività fisiologiche di base (mangiare, espletare i propri bisogni, prendere fiato tra una attività e l’altra…), avete a disposizione 51.100 ore di veglia. Per leggere un libro di grandezza media (circa 250 pagine) un individuo impiega mediamente 8-10 ore di pura lettura. Questo significa che in 10 anni, se utilizzaste tutto il tempo di veglia solo per leggere (!), potreste leggere circa 5000 libri: vi sembrano tanti? A me no, a me sembrano pochissimi. E questo è chiaramente un conto del tutto irrealistico. Se arrivaste a 1000 sarebbe già un grandissimo traguardo! Un altro esempio: forse avete sentito parlare della regola delle 10.000 ore, secondo la quale, per eccellere in una abilità, uno dei fattori fondamentali è dedicarvi una quantità sufficiente di tempo in termini di pratica, esercizio, studio. Generalizzando, questo tempo è stimato in circa 10.000 ore. Significa che in 10 anni, dedicando tutto, ma proprio tutto, il vostro tempo di veglia a diventare eccellente in qualche attività, al massimo potrete diventarlo in quattro o cinque. Che non sembra per niente male! Ma, a meno che non facciate di queste attività il vostro lavoro a tempo pieno (e purtoppo pochi sono in questa condizione), vi rendete presto conto che anche solo riuscire ad eccellere in una attività sarebbe già un risultato fantastico. Infatti, poche sono le persone capaci di fare di un proprio hobby o interesse una disciplina in cui eccellono. La dura verità è che abbiamo poco tempo. Quindi è nel nostro interesse usarlo bene e indirizzarlo sulle scelte giuste.
La nostra salute ed il nostro corpo fisico sono un’altra risorsa limitata per eccellenza e – aihmè – per nulla autogenerativa (semmai autodegenerativa): più ce ne prendiamo cura e meglio si conserva, ma il decadimento nel corso del tempo è ineluttabile ed improrogabile.
Quante volte, tuttavia, non abbiamo sprecato qualche parola in più – risorsa illimitata – quando sarebbe forse bastata a risolvere un conflitto; quante volte abbiamo trattenuto, per pigrizia o solo per banale distrazione, un sorriso – risorsa illimitata – che avrebbe potuto cambiare la giornata di chi avevamo intorno… E quante altre invece “consumiamo” il nostro corpo, a poco a poco, con cattive abitudini (il fumo, una postura errata, la sedentarietà, una alimentazione inadeguata…), o utilizziamo il nostro tempo in modo poco proficuo. Ogni minuto trascorso non tornerà mai più. Valeva davvero la pena di consumarlo per guardare l’ultima foto condivisa in FB dall’amico dell’amico del mio amico? O per leggere su Linkedin che un persona che non conosco è felice di condividere che inizia un nuovo lavoro per una azienda che non conosco? Valeva la pena trascorrere la serata con un conoscente di cui non ho nessuna stima che mi ha parlato tutto il tempo di argomenti fastidiosi di cui non mi interessava nulla, e solo perchè non ho avuto la forza e la sfacciataggine di sprecare qualche parola (risorsa illimitata…) per dirgli gentilmente che preferivo andarmene o almeno parlare d’altro? No, non ne valeva la pena: siate più intransigenti con voi stessi e con gli altri! Impariamo ad esser prodighi con le risorse illimititate, facendone maggiore e migliore uso, e ad essere invece più parsimoniosi con quelle limitate!
Imparare a distinguere tra le due macrocategorie è un ottimo esercizio per orientarci ad utilizzare meglio le nostre energie ed il nostro tempo.