Consigliere vocazionale: chi è e cosa fa?
Consigliere vocazionale, career counselor, consulente di carriera, career coach…: tutti questi termini sono più o meno equivalenti. Ma cosa significano esattamente? Chi è e cosa fa un consigliere vocazionale?
Facciamo un esempio semplice: se ti rendi conto di non vederci più molto bene, molto probabilmente deciderai di rivolgerti ad un esperto che possa risolvere il tuo problema. Ti rivolgerai ad un oculista o ad un ottico, che molto probabilmente ti prescriveranno un paio di occhiali specifico ed adatto a te. Poi, la scelta se procedere o meno con l’acquisto, e poi con l’uso degli occhiali, resta a te: ma è abbastanza scontato che procederai in tal senso.
Immagina ora di avere terminato le scuole secondarie superiori: devi decidere che percorso di studi intraprendere, ma sei confuso. Ci sono tanti fattori in gioco e non sai che peso dare a ciascuno di essi: sono consapevole di cosa mi piace davvero fare, e cosa no? Ciò che mi piace fare, è anche qualcosa per cui “sono portato”, oppure no? Per cosa sono portato? Potrò costruire un percorso di studi e carriera coerente con le mie attitudini? Le mie attitudini caratteriali potrebbero essere più adatte in certi tipi di lavoro piuttosto che in altri: quali? Meglio studiare una disciplina che mi piace poco ma mi permetta un accesso sicuro al mondo del lavoro, o una che amo ma che offre poche possibilità? Devo dare retta ai consigli e ai pareri che ricevo?
La lista delle domande cui rispondere può continuare a lungo. Se non sei in grado di vedere con nitidezza le risposte (spesso peraltro è difficile anche porsi le domande giuste), l’ottico a cui dovresti rivolgerti è in questo caso il consigliere vocazionale.
Spesso, soprattutto in giovane età, non si ha consapevolezza del fatto che sbagliare carriera, al di là del successo materiale che si può ottenere, significa il più delle volte vivere una vita in cui la fanno da padrone sentimenti come la frustrazione ed il rimpianto. E che non è per niente semplice cambiare la propria strada, una volta che la si è intrapresa. Spesso altri (familiari, amici, genitori…) ti suggeriranno di studiare questo o quell’altro, di orientarti a questo o quell’altro lavoro, magari senza nemmeno averti mai chiesto cosa ti piacerebbe davvero fare…: sarebbe un poco come se l’ottico a cui ti sei rivolto, per risolvere il tuo problema il più velocemente possibile, ti prestasse i suoi occhiali: ahimè, non potranno funzionare! Ognuno ha bisogno dei propri specifici occhiali, fatti su misura! Chi ti dà consigli dovrebbe immedesimarsi nella tua specifica situazione, conoscere a fondo e con chiarezza il tuo carattere, la tua personalità, le tue attitudini, i tuoi punti deboli e i tuoi punti di forza, le tue ambizioni e le tue paure…spesso purtroppo non è così.
Un consigliere vocazionale aiuta a porsi le domande giuste e a dare risposta a questo genere di quesiti. Il punto di partenza è sempre un lavoro, breve ed efficace, di miglioramento della conoscenza di sé, delle proprie attitudini, della propria emotività, del proprio carattere e temperamento, dei propri obiettivi. Il punto di arrivo è, idealmente, dare alla persona gli strumenti (occhiali) per vedere in modo più chiaro e nitido quali sono gli elementi che, nello studio e poi nel lavoro, dovrebbe valorizzare per vivere una vita ricca di soddisfazione e, in ultima analisi, tesa al benessere in tutte le sue sfaccettature: non solo materiale ma anche e soprattutto emotivo, mentale, fisico, sociale…Ovviamente spetterà sempre a te, in ultima analisi, decidere se e quanto valorizzare questi elementi.